Organizzata dalla Gilda degli Insegnanti si è svolta oggi un’assemblea sindacale al Liceo Scientifico di Oristano.
E’ intervenuta la Vice Coordinatrice Nazionale Maria Domenica di Patre ed il Coordinatore Regionale Gianfranco Meloni. La Vice Coordinatrice Nazionale ha riferito in merito alla trattativa sul contratto di Lavoro da poco siglato ma ancora non operativo perchè al vaglio dei Ministeri competenti.
La Gilda non ha firmato questa ipotesi di contratto in quanto ha valutato assolutamente insufficienti gli aumenti contrattuali concessi che al lordo sono una media di 85 euro al mese, ma al netto risultano molto meno.
Per un contratto non rinnovato da ben 8 anni.
La richiesta della Gilda era e resta, stante gli scarsi finanziamenti stanziati dal Governo, di spostare tutte le risorse che la legge 107/2015 assegna alla scuola, in busta paga per tutto il personale. Si tratta del bonus merito distribuito in maniera assolutamente discrezionale da parte dei dirigenti, delle cui somme non è dato manco sapere agli altri lavoratori come, a chi e quanto sono stati assegnati, sostengono i dirigenti Gilda.
Inoltre quella che è stata definita l’altra mancia offerta sulla carta del docente (500 euro) la cui spendita è vincolata e finisce nei 2/3 per essere utilizzata per l’acquisto di computer. Se, invece, come chiede la Gilda, fosse assegnata a tutti sullo stipendio, ciascuno la spenderebbe secondo le sue esigenze.
Anche per quanto riguarda la parte normativa, non ci sono modifiche positive di rilievo, è stato detto stamane: l’Aran, per l’Amministrazione, aveveva gran fretta di concludere questo contratto perchè a ridosso delle elezioni, sperando evidentemente di rabbonire il Personale della scuola fortemente irritato per la cosidetta riforma della buona scuola (in realtà della malascuola).
Per questo la Gilda riteneva che fosse il momento opportuno per insistere con le rivendicazioni, essendo l’occasione propizia per ottenere di più. Invece l’ipotesi di contratto, hanno dichiarato stamane i dirigenti Gilda, è stata frettolosamente firmata da CGIL, Cisl e Uil da sole.
Nessun commento:
Posta un commento