Gilda

mercoledì 21 febbraio 2018

Docente sospesa per non aver utilizzato il registro elettronico. Giudice le dà ragione, mancava la strumentazione adeguata nella scuola



(da O.S.)
Annullata la sanzione disciplinare ad una docente che utilizzava il registro cartaceo anziché quello elettronico, in mancanza di adeguata strumentazione nella scuola. Ce lo comunica il Prof. Vito Carlo Castellana di Gilda degli Insegnanti di Bari.
SOSPENSIONE DAL SERVIZIO PER UN GIORNO
Una docente nell’aprile del 2015 ha subito la sanzione disciplinare da parte del D.S. della sospensione dal servizio per il mancato utilizzo del registro elettronico. In realtà la docente non veniva mai meno all’obbligo di compilare scrupolosamente il registro: utilizzava quello cartaceo. Questo avveniva perché la scuola era sprovvista di qualsiasi supporto informatico per i docenti.
Nel marzo del 2015 il Dirigente Scolastico, a causa di un’assenza della docente in questione, ha scoperto che la stessa utilizzava un registro cartaceo e non quello elettronico. Da qui partiva la contestazione di addebiti disciplinari per la professoressa, inutili le memorie difensive; il Dirigente ha sospeso dal servizio la docente per un giorno. Aspetto non da poco, solo dopo questo episodio, tutti i docenti della scuola hanno ricevuto un tablet da utilizzare per la compilazione del registro elettronico. La docente pertanto ha deciso di rivolgersi al giudice del lavoro, supportata dall’avv. Raffaella Romano, legale della Gilda degli Insegnanti di Bari. Si giungeva dunque a giudizio, in una prima udienza l’amministrazione ha proposto di ridurre la sanzione da “sospensione dal servizio” a “censura”, ma la docente, consapevole di aver subito una grave ingiustizia, non si è piegata e ha chiesto al giudice di entrare nel merito della faccenda. La sentenza è arrivata il 16 febbraio 2018, dopo tre anni di sofferenza per l’insegnante, per l’ingiusta pena.
IL GIUDICE DA’ RAGIONE ALLA DOCENTE
Il giudice del tribunale di Trani è entrato nel merito della vicenda, ha annullato la sanzione disciplinare e ha condannato alle spese l’amministrazione. Il Magistrato ha ribadito che: “La mancanza di adeguata strumentazione a scuola all’epoca del fatto addebitato non può certamente attribuirsi alla volontà della docente”.

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