Sfida? Libro dei sogni? Abbiamo due mesi per capire, per approfondire. Per prima cosa c’è bisogno di conoscere tutte le parti del testo, senza pregiudizi.
Abbiamo predisposto una guida che raccoglie le nuove voci del lessico di questo patto educativo.
Ne abbiamo individuate ben 46, molte delle quali entrano per la prima volta nel gergo scolastico. Una specie di elenco dalla A alla Z delle novità della “Buona Scuola”, per individuare in ordine alfabetico i termini che si vogliono cercare, con indicazione della pagina del documento in cui se ne parla. Esempio: cosa si intende per “docente mentor”? E per “docente catalizzatore”? L’elenco proposto da Tuttoscuola riporta le relative definizioni, estratte testualmente dal documento, e le pagine (rispettivamente pag. 57 e 47) in cui se ne parla.
da www.TuttoscuolaNEWS.com
Lessico
della Riforma Renzi
La
“Buona scuola”
dalla
A alla Z
Le nuove
voci in ordine alfabetico di questo patto educativo,
con le
definizioni testuali riportate nel documento governativo
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Voce | 
Contenuto | 
pagina | 
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Alternanza
    obbligatoria | 
Introdurre l’obbligo
   dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL) negli ultimi tre anni degli
   Istituti Tecnici ed estenderlo di un anno nei Professionali,
   prevedendo che il monte ore dei percorsi sia di almeno 200 ore
   l’anno. Alle ore di alternanza partecipano anche i docenti
   (compreso ovviamente il nuovo organico funzionale), che dovranno
   essere formati come tutor dei ragazzi in azienda, e che insieme
   all’azienda costruiscono il progetto formativo dei ragazzi. | 
108 | 
| 
Apprendistato
   sperimentale | 
Diffondere attraverso
   protocolli ad hoc il programma sperimentale di apprendistato negli
   ultimi due anni della scuola superiore, lanciato nel 2014 in
   attuazione dell’articolo  8bis del d.l. 104/2013. | 
108 | 
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Banche ore | 
sarà prevista la
   creazione di banche ore con le ore che ciascun docente “guadagna”
   (e che così “restituirà” alla scuola) nelle giornate di
   sospensione didattica deliberate ad inizio anno dal Consiglio
   d’istituto nell’ambito della propria autonomia. Di fatto,
   pochissime ore l’anno (indicativamente 8/10) per ciascun
   docente, ma che costituiscono un “patrimonio” estremamente
   utile per la scuola. | 
51 | 
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Bottega scuola | 
Definire i principi per
   disseminare (specialmente al Centro-Sud) esperienze di inserimento
   degli studenti in contesti imprenditoriali legati all’artigianato,
   al fine di coinvolgere più attivamente anche imprese di minori
   dimensioni o tramandare i “mestieri d’arte”. | 
108 | 
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Budget triennale | 
La stabilizzazione delle
   risorse dovrà servire anche per consentire alle scuole
   un’adeguata e tempestiva programmazione basata su un budget
   triennale. | 
121 | 
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CLIL nella scuola
   primaria | 
Esiste una metodologia
   sperimentata con successo, si chiama CLIL (Content and Language
   Integrated Learning). L’uso del CLIL, già obbligatorio per
   il quinto anno dei licei e degli istituti tecnici dal prossimo
   anno scolastico (norme transitorie, a.s. 2014-2015), va esteso
   significativamente anche nella scuola primaria e nella scuola
   secondaria di primo grado. | 
94 | 
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Connettività aree
   interne | 
Nell’ambito
   dell’iniziativa nazionale di coinvestimento per la dotazione
   tecnologica della scuola, in collaborazione con le Regioni,
   svilupperemo piani straordinari per la connettività delle “aree
   interne”. Per partire proprio dai contesti più isolati, dove è
   meno semplice, anche sfruttando i “centri scolastici digitali”,
   ovvero la possibilità di collegare le scuole dei centri più
   piccoli e remoti con “scuole madre” attraverso le tecnologie
   digitali. Ad una azione per la connettività coordinata da
   Ministero dello Sviluppo Economico in sinergia con le Regioni,
   vogliamo associare il rifinanziamento di un bando per il wi-fi
   nelle scuole anche per il 2015 e 2016, per un totale di circa 15
   milioni di Euro. | 
76 | 
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Crediti didattici | 
Si riferiscono alla
   qualità dell’insegnamento in classe e alla capacità di
   migliorare il livello di apprendimento degli studenti.
   Contribuiranno a far emergere le migliori prassi di insegnamento,
   assicurando innovazione didattica e, allo stesso tempo, attenzione
   per le specificità disciplinari. 
    | 
52 | 
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Crediti didattici,
   formativi e professionali | 
tutte le attività svolte
   dai docenti, sia individuali sia collegiali, contribuiranno al
   riconoscimento di crediti didattici (1), formativi (2) e
   professionali (3), per sostenere la scuola nel suo processo di
   miglioramento. Tale sistema di crediti, documentabili, valutabili,
   certificabili e trasparenti avranno un “peso” diverso, e
   saranno legati al lavoro che i docenti svolgeranno rispettivamente
   in termini di (1) miglioramento della didattica, ma anche di (2)
   propria qualificazione professionale attraverso la formazione, e
   di (3) partecipazione al progetto di miglioramento della scuola | 
51 | 
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Crediti formativi | 
Fanno riferimento alla
   formazione in servizio a cui tutti sono tenuti, alla attività di
   ricerca e alla produzione scientifica che alcuni intendono
   promuovere, e si potranno acquisire attraverso percorsi
   accreditati, documentati, valutati e certificati. 
    | 
52 | 
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Crediti formativi (CF) | 
disegnare un sistema di
   Crediti Formativi (CF) da raggiungere ogni anno per
   l’aggiornamento e da legare alle possibilità di carriera e alla
   possibilità di conferimento di incarichi aggiuntivi | 
47 | 
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Crediti professionali | 
Sono quelli assunti
   all’interno della scuola per promuovere e sostenerne
   l’organizzazione e il miglioramento, sia nella sua attività
   ordinaria (coordinatori di classe) sia nella sua attività
   progettuale | 
52 | 
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Crowdfunding | 
coinvolge tutti i
   cittadini e mira ad incentivare meccanismi di microfinanziamento
   diffuso a favore della scuola, il cosiddetto crowdfunding.
   Vogliamo applicarlo in particolare al sostegno di progetti
   didattici, per premiare, e scalare, quelli che dimostrano di
   coinvolgere al meglio i nostri ragazzi perché più innovativi. Ma
   anche sostenere le iniziative in grado di dare speranze concrete
   ai contesti più difficili, quindi di maggiore impatto sociale. I
   docenti, i genitori, gli studenti stessi saranno protagonisti. | 
125 | 
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Data School nazionale | 
Saranno inoltre coinvolte
   tante altre amministrazioni, compresi l’Istat e il Garante per
   la Privacy. Tutti hanno l’esigenza di fare comprendere i propri
   dati, le sfide di bilancio, di amministrazione, di policy. Il MIUR
   ha il desiderio di coinvolgere i ragazzi in quella che diventerà
   a regime una Data School nazionale. Perché lavorare con i dati è
   una competenza chiave del nostro tempo, e utilizzarli per produrre
   inchieste, storie, visualizzazioni i modi migliori per applicarla. | 
81 | 
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Design di servizi | 
Il MIUR metterà a
   disposizione una piccola parte delle proprie risorse per
   organizzare premi legati al design innovativo dei servizi,
   coinvolgendo creativi, studenti, docenti e il personale della
   scuola. Utilizzare le moderne soluzioni del design di servizi sarà
   centrale nello sviluppo di piattaforme essenziali per il rapporto
   con i cittadini, come Scuola in Chiaro, già utilizzata da ogni
   famiglia Italiana per l’iscrizione online dei propri figli. | 
81 | 
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Docente catalizzatore | 
Le reti di scuole
   individueranno un docente di riferimento per ogni rete: tale
   docente catalizzatore sarà referente per i propri colleghi e loro
   sostegno per le pratiche di innovazione didattica. | 
47 | 
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Docente
   mentor (come è retribuito) | 
Oltre a ricevere il
   reddito derivante dagli scatti, il docente mentor è retribuito
   con una indennità di posizione. Durante il periodo da docente
   mentor continua a maturare, triennalmente, i crediti formativi,
   didattici e professionali. | 
57 | 
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Docente
   mentor (come è scelto) | 
Il docente mentor è
   scelto dal Nucleo di Valutazione interno, tra i docenti che per
   tre trienni consecutivi hanno avuto uno scatto di competenza. Ci
   sarà un numero particolarmente limitato di docenti mentor,
   pochissimi per scuola (o rete di scuole), indicativamente fino ad
   un massimo del 10% di tutti i docenti. Il mentor rimane in carica
   per tre anni e può essere riconfermato. | 
57 | 
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Docente
   mentor (cosa fa) | 
Il docente mentor segue
   per la scuola la valutazione, coordina le attività di formazione
   degli altri docenti, compresa la formazione tra pari, sovrintende
   alla formazione dei colleghi, accompagna il percorso dei
   tirocinanti e in generale aiuta il preside e la scuola nei compiti
   più delicati legati alla valorizzazione delle risorse umane
   nell’ambito della didattica. 
    | 
57 | 
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Docente mentor
   (Periodo transitorio a termine) | 
I mentor saranno scelti
   tra i docenti che per tre trienni consecutivi saranno stati
   premiati con lo scatto stipendiale. Ciò richiede nove anni
   dall’entrata in funzione del nuovo sistema. Nel frattempo, il
   mentor sarà scelto: (a) nei primi tre anni, dal Nucleo di
   Valutazione in relazione ad una prima documentazione dei crediti e
   del portfolio; (b) dopo sei anni, tra i docenti che hanno ricevuto
   per due volte lo scatto stipendiale. | 
57 | 
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Finanza buona | 
Sarà utile sperimentare
   altri strumenti di “finanza buona”. Le obbligazioni ad impatto
   sociale (i cosiddetti Social Impact Bonds), già ampiamente
   utilizzate dal Governo inglese, da diversi Dipartimenti negli
   Stati Uniti e in fase di studio in diversi Paesi, sono una
   prospettiva di grande interesse. Sono strumenti che mirano a
   creare un legame forte tra rendita economica e impatto sociale:
   negli Stati Uniti, ad esempio, sono stati utilizzati per aiutare i
   bambini provenienti da contesti poveri e ad alto rischio di
   marginalizzazione a non avere problemi nell’ingresso della
   scuola dell’infanzia, con conseguenti risparmi, nel tempo, in
   corsi di recupero e bisogni educativi speciali (BES). | 
126 | 
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Hackathon | 
Per aumentare l’impatto
   dell’apertura, lanceremo in autunno il primo hackathon sui dati
   del Ministero, dalle stanze del Ministero. Sarà organizzato in
   collaborazione con tutte le comunità che costruiscono
   consapevolezza e conoscenza sul valore dei dati aperti. Dobbiamo
   aumentare la comprensione e l’utilizzo dei nostri dati, perché
   non esiste trasparenza fine a se stessa, e non si realizzano
   efficienze senza coinvolgere in maniera credibile studenti e mondo
   della scuola, esperti, cittadini, imprese, giornalisti. Per
   l’hackathon, a partire dal rilascio di dati del Ministero, in 24
   ore si lavorerà – e i nostri ragazzi saranno protagonisti –
   alla creazione di applicazioni: una app, un nuovo servizio ai
   cittadini, una visualizzazione interattiva. | 
80 | 
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Impresa didattica | 
Gli istituti di
   istruzione superiore, e di istruzione e formazione professionale
   possono commercializzare beni o servizi prodotti o svolgere
   attività di “impresa Formativa Strumentale”, utilizzando i
   ricavi per investimenti sull’attività didattica. A tale scopo,
   è necessario incoraggiare l’uso della doppia contabilità, al
   momento diffusa soprattutto negli gli istituti agrari, a tutti i
   tipi di scuole e generalizzare la possibilità di produzione in
   conto terzi. Questo è particolarmente rilevante se consideriamo
   che sempre più scuole avranno l’opportunità di sviluppare
   prototipi, ad esempio attraverso la stampa 3D. | 
108 | 
| 
Innovatori naturali | 
ruolo cruciale
   riconosciuto, all’interno della singola scuola, agli “innovatori
   naturali”, che dovranno avere la possibilità di concentrarsi
   sulla formazione, e che saranno premiati con una quota dei fondi
   per il miglioramento dell’offerta formativa che verrebbe
   vincolata all’innovazione didattica e alla capacità di
   miglioramento, valutata annualmente. | 
47 | 
| 
integrazione
   orizzontale | 
La creazione di organici
   funzionali offrirà alle scuole uno strumento di integrazione tra
   reti di scuole che condividono i docenti dell’organico
   funzionale, e attraverso di loro possono più facilmente costruire
   progettualità congiunte o condividere buone prassi. | 
99 | 
| 
Integrazione verticale | 
parte dei docenti
   dell’organico funzionale potranno essere impiegati per
   affrontare uno dei punti deboli del nostro sistema: gli snodi di
   passaggio, in particolare quelli tra scuola dell’infanzia e
   scuola  elementare, e ancor più tra elementare e media e tra
   media e superiore. | 
99 | 
| 
Laboratori del
   territorio | 
Oltre alle mura
   dell’edificio scolastico, i primi alleati saranno i “laboratori
   del territorio”, pubblici e privati (come i Fab Lab e e living
   labs, o ancora gli incubatori, ecc.), per cui prevedremo una
   strategia di accreditamento e una azione dedicata di “voucher
   innovativi” a valere su Fondi PON, in sinergia con le nostre
   azioni di potenziamento dei laboratori tecnologici. Saranno nuovi
   spazi formativi a disposizione della scuola, ma non sotto la sua
   gestione diretta, se non attraverso modelli “a rete”. | 
77 | 
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Nucleo di valutazione | 
Il portfolio del docente
   è vagliato dal Nucleo di Valutazione interno di ogni scuola, a
   cui partecipa anche un membro esterno. | 
52 | 
| 
Opening Up Education | 
Stiamo scommettendo sul
   fatto che la scuola abbia già in sé le soluzioni per il suo
   rinnovamento. In Europa questa visione si chiama “Opening Up
   Education”, per rinforzare il significato della parola “riuso”,
   ponendo chi innova al centro del nostro sistema. E perché questi
   progetti siano il germe di condivisione con il territorio intorno
   alla scuola, perché essa faccia conoscere le proprie attività e
   ne misuri l’impatto. | 
82 | 
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Paradigma informatico | 
Serve quindi un piano
   nazionale che consenta di introdurre il coding (la
   programmazione) nella scuola italiana. A partire dalla primaria:
   vogliamo che nei prossimi tre anni in ogni classe gli alunni
   imparino a risolvere problemi complessi applicando la logica del
   paradigma informatico anche attraverso modalità ludiche
   (gamification). A partire dall’autunno, dopo Stati Uniti
   e Inghilterra, lanceremo in Italia l’iniziativa Code. org,
   aggregando associazioni, università e imprese, in una grande
   mobilitazione per portare l’esperienza nel maggior numero di
   scuole possibili. | 
97 | 
| 
Piano di miglioramento | 
ogni scuola avrà un
   “cruscotto” comune di riferimento grazie al quale individuare
   i propri punti di forza e di debolezza e sviluppare un piano
   triennale di miglioramento che avrà al centro i risultati degli
   studenti, il loro apprendimento e successo formativo. 
    | 
66 | 
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Portfolio del docente | 
I crediti riconosciuti
   durante la carriera e il curriculum personale del docente
   arricchiscono poi il suo portfolio e sono inseriti in un registro
   pubblico, consultabile dai dirigenti scolastici, che a certe
   condizioni e nel rispetto della continuità didattica, possono
   scegliere le migliori professionalità per potenziare la propria
   scuola. Tutti i crediti didattici, formativi, e professionali
   faranno parte del portfolio del docente, che sarà in formato
   elettronico, certificato e pubblico. È vagliato dal nucleo di
   valutazione. | 
51 | 
| 
Quadro italiano di
   competenza dei docenti | 
Un gruppo di lavoro
   dedicato e composto da esperti del settore lavorerà per un
   periodo di tre mesi per formulare il quadro italiano di competenze
   dei docenti nei diversi stadi della loro carriera, in modo che
   essi siano pienamente efficaci nella didattica e capaci di
   adattarsi alle mutevoli necessità degli studenti in un mondo di
   rapidi cambiamenti sociali, culturali, economici e tecnologici. | 
45 | 
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Registro nazionale dei
   docenti (a cosa serve) | 
A cosa servirà questo
   registro? A molte cose: sarà navigabile dal personale
   amministrativo della scuola, per assolvere agli scopi della
   normale gestione del personale; una parte di questi dati,
   opportunamente identificati nel rispetto delle regole sulla
   riservatezza, sarà anche visibile online in relazione alla scuola
   il cui personale presta il servizio, come avviene nelle sezioni
   “Persone” sui siti di diverse organizzazioni. | 
68 | 
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Registro nazionale dei
   docenti (cos’è) | 
Il registro sarà attivo
   a partire dall’anno scolastico 2015-2016 e offrirà le
   informazioni sulla professionalità (un portfolio ragionato) di
   tutti gli amministrativi, dirigenti, insegnanti, associato alla
   scuola in cui sono in servizio. Il Registro conterrà tutte le
   informazioni amministrative provenienti dal fascicolo personale e
   altri dati aggiuntivi, sulla base della rodata sperimentazione
   degli ultimi due anni per la costruzione dell’anagrafe della
   professionalità del docente. 
    | 
68 | 
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Registro nazionale dei
   docenti (sezione insegnanti) | 
La sezione di tale
   Registro relativa ai docenti avrà una funzione organizzativamente
   molto rilevante a partire dal prossimo anno scolastico: nel caso
   dei docenti reclutati come organico funzionale, il registro sarà
   infatti lo strumento che ogni  scuola (o rete di scuole)
   utilizzerà per individuare i docenti che meglio rispondono al
   proprio piano di miglioramento e alle proprie esigenze. E servirà,
   quindi, per incoraggiare e facilitare la mobilità dei docenti, da
   posti su cattedra a posti come organico dell’autonomia e
   viceversa, così come tra scuole diverse. Il dirigente scolastico,
   consultati gli organi collegiali, potrà in tal modo chiamare
   nella sua scuola i docenti con un curriculum coerente con le
   attività con cui intenda realizzare l’autonomia e la
   flessibilità della scuola. In questo modo le scuole potranno
   utilizzare la leva più efficace per migliorare la qualità
   dell’insegnamento: la scelta delle persone. | 
68 | 
| 
Scatti di competenza
   (attribuzione) | 
Nel corso del proprio
   lavoro a scuola, in classe e fuori dalla classe, il docente matura
   dei crediti didattici, professionali, e formativi. Periodicamente,
   ogni 3 anni, due terzi (66%) di tutti i docenti di ogni scuola (o
   rete di scuole) avranno diritto ad uno scatto di retribuzione. Si
   tratterà del 66% di quei docenti della singola scuola (o della
   singola rete di scuole) che avranno maturato più crediti nel
   triennio precedente. 
    | 
53 | 
| 
Scatti di competenza
   (importo) | 
Per un professore di
   scuola secondaria di II grado il valore di ogni scatto triennale
   potrebbe essere di  circa 60 euro netti al mese; | 
54 
    | 
| 
Scatti di competenza
   (progressione) | 
Ad ogni docente sarà
   riconosciuto, come già avviene oggi, uno stipendio base. Questo
   stipendio base potrà essere integrato nel corso degli anni in due
   modi, complementari e cumulabili: 1. il primo modo sarà
   strutturale e stabile, grazie a scatti di retribuzione periodici
   (ogni 3 anni) – chiamati “scatti di competenza” – legati
   all’impegno e alla qualità del proprio lavoro; | 
53 | 
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School Bonus | 
Lo School Bonus è un
   bonus fiscale per un portafoglio di investimenti privati (da parte
   di cittadini, associazioni, fondazioni, imprese) nella scuola. Lo
   School Bonus potrebbe trovare immediata applicazione nell’opera
   di potenziamento e riqualificazione degli istituti scolastici, dei
   loro laboratori tramite l’acquisto di nuove tecnologie chiave
   per i loro obiettivi formativi, nell’apertura prolungata della
   sede. | 
125 | 
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School Guarantee | 
È mirato a premiare in
   maniera più marcata l’investimento nella scuola che crea
   occupazione giovanile. L’impresa che investe risorse su un
   istituto professionale, su un istituto tecnico o su un polo
   tecnico-professionale – ad esempio finanziando percorsi di
   alternanza scuola-lavoro, ricostruendo un laboratorio o
   garantendone l’utilizzo efficiente – potrà ricevere incentivi
   aggiuntivi rispetto allo School Bonus, nel momento in cui si
   dimostri il “successo formativo” dei processi di alternanza e
   didattica laboratoriale sviluppati nella scuola di riferimento. 
    | 
125 | 
| 
Servizio civile per la
   Buona Scuola | 
Vogliamo definire un
   piano di “Servizio civile per la Buona Scuola”, creando un
   sistema di incentivi “leggeri” (come crediti formativi per
   studenti universitari) e liste di formatori per l’accreditamento
   di individui all’attività volontaria nella scuola. Questo
   sistema beneficerà di una collaborazione con il terzo settore,
   tramite un patto inter-generazionale (per esempio, con insegnanti
   e altri professionisti in pensione, che a più riprese hanno
   chiesto di avere questa opportunità), e con imprese – molte
   hanno programmi di Responsabilità Sociale d’Impresa che
   prevedono banche del tempo per i propri dipendenti a cui attingere
   per missioni specifiche, come ad esempio percorsi di
   alfabetizzazione digitale. | 
77 | 
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